Ristorazione di successo = materia prima di qualità

 

Ristorazione di successo = materia prima di qualità



 

Analizzando l’aspetto igienico-sanitario di una derrata alimentare a qualunque livello della filiera industriale, ma anche dai fornelli di casa al ristorante stellato, tra le criticità più comuni si riscontra spesso la mancanza di uno standard concreto per l’individuazione della qualità di un alimento.

Questo perché gli interessi economici, i rapporti contrattuali e la ricerca di un’uniformità produttiva influiscono negativamente sui requisiti di valutazione delle

materie prime, generando così non solo un aumento del rischio di malattia alimentare ma anche una diminuzione di genuinità e palatabilità del pasto in tavola.  Non è quindi un caso che i grandi chef (seppur alcuni di loro spesso stringano partnership pubblicitarie discutibili), dedichino cura maniacale alla scelta dei fornitori: ognuno di loro crea una scrupolosa e personale rete di produttori per garantirsi le fonti migliori.

Il concetto ormai chiaro a tutti è semplice: per un risultato finale emozionante

bisogna investire su materia prima fresca, incontaminata, lavorata con estrema cura e che possieda quel tocco di territorialità in grado di caratterizzare il piatto.

Tra le maggiori tendenze attuali del settore gastronomico vi è proprio la riscoperta del territorio e di tutte le particolari note sensoriali che esso trasmette alle sue piante, ai suoi frutti ed alla carne degli animali che se ne nutrono. Ogni luogo del pianeta, con le caratteristiche che esprime, dona sapori e sensazioni tipiche ed irripetibili, favorendo il mantenimento delle corrette proprietà organolettiche, sicuramente migliori di un prodotto che ha percorso tanti km in condizioni igieniche e di controllo poco certificate.

Per questo motivo i cuochi viaggiano di più, cercano novità, prestano attenzione alle origini, studiano come esaltare le proprietà di ogni alimento, investono tempo e risorse per ottenere risultati memorabili anche per i palati più difficili.

Non serve elaborare una complessa preparazione o ricercare un’armonia di cotture se a monte non vi è un’accurata selezione delle materie prime. Partendo da basi eccelse è più semplice ed appagante esaltare sapori e consistenze.

E’ giusto sottolineare che in questi anni, grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea nel settore, alla curiosità degli addetti ai lavori (cuochi ed imprenditori) e alla ritrovata attenzione di molte persone per cibi genuini e gustosi, la tecnologia avanza e sviluppa nuove soluzioni produttive, nel rispetto dell’ambiente e delle tecniche autoctone tradizionali, aumentando al contempo l’igiene degli alimenti e la protezione per i consumatori.

Obiettivo comune: valorizzare l’identità, le origini e la qualità reale e percepita degli alimenti che finiscono in tavola, con uno sguardo sempre rivolto alla sicurezza, alla nutrizione consapevole ed alla salute umana

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