SICUREZZA ALIMENTARE

Frigorifero: ecco le corrette prassi igieniche

La conservazione dei cibi in frigo deve rispettare alcune regole basilari per eliminare i batteri ed evitare lo spreco di alimenti scaduti o maleodoranti.
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Secondo l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) circa il 33% delle malattie di origine alimentare è provocato dalle scarse condizioni igieniche nella preparazione e conservazione domestica dei cibi.
Tra le principali cause di intossicazioni, micosi, allergie e disturbi gastrici c’è la non efficace gestione del frigorifero. Inoltre a causa della scarsa cura igienica che si riserva a questo elettrodomestico, capita spesso che le provviste vadano a male rapidamente e che emettano cattivi odori, nonostante il freddo.
Per farlo funzionare al meglio e nel modo giusto l’aria dentro il frigorifero deve essere pulita e il freddo sufficiente, grazie al mantenimento delle giuste temperature e alla costante pulizia delle pareti, dei ripiani e delle guarnizioni delle porte. Le corrette prassi igieniche garantiscono che muffe e batteri, come l’Escherichia Coli, la Listeria, il Campylobacter, la Salmonella e altri pericolosi batteri patogeni, non si moltiplichino all’infinito.
Ecco il decalogo sulla sicurezza del frigorifero consigliato dal Ministero della Salute per una corretta gestione da parte dei consumatori:
1. Mantenete la temperatura interna sempre intorno ai 4-5 °C e collocate il frigorifero lontano da fonti di calore. Apritelo solo se necessario e richiudetelo in breve tempo.
2. Quando posizionate il cibo, ricordate che ogni zona del frigo ha una temperatura diversa.
  • Il punto più freddo è la mensola più bassa, subito al di sopra del cassetto per le verdure, con circa 2 °C;
  • la parte meno fredda è lo sportello, con circa10-15°C;
  • nel cassetto si raggiungono circa 7-10°C;
  • nei ripiani alti si hanno circa 6-8°C;
  • nei ripiani centrali ci sono circa 4-5°C.
3. Ciascun alimento ha una temperatura ottimale di conservazione. La carne e il pesce vanno posti nel comparto più in basso e consumati entro 24 ore o due giorni, in caso di pollo e tacchino. Nel cassetto in basso si conservano verdura e frutta. Invece nella parte centrale del frigo si dispongono uova, latticini, dolci a base di creme e panna e alimenti da conservare in frigorifero “dopo l’apertura”. Le mensole all’interno dello sportello sono adatte per le bevande.
4. Non conservate gli alimenti oltre la data di scadenza. Il produttore garantisce la salubrità dell’alimento entro tale data, che viene indicata con la dicitura “da consumarsi entro”.
5. Non tutti i cibi vanno refrigerati e potrebbero persino danneggiarsi con il freddo, per esempio la frutta esotica, gli agrumi (che diventano amari), i pomodori, i fagiolini, i cetrioli, le zucchine e il pane.
6. Non riponete mai in frigorifero alimenti bollenti o caldi, per evitare condense e bruschi innalzamenti di temperatura del ripiano.
7. Separate gli alimenti crudi da quelli cotti o pronti per il consumo, perché i batteri presenti nei primi potrebbero trasmettersi al cibo già cotto, causando la contaminazione crociata.
8. Utilizzate recipienti puliti e chiusi, meglio ancora se conservate il cibo nelle confezioni originali, perché queste riportano la scadenza e le indicazioni di conservazione. Gli alimenti preparati in casa vanno protetti con un coperchio.
9. Pulite e sanitizzate regolarmente il frigorifero con acqua calda, bicarbonato, aceto o prodotti specifici, evitando gli accumuli di ghiaccio sulle pareti. Effettuate questa operazione almeno una volta al mese, meglio se ogni quindici giorni.
10. Non fate provviste troppo abbondanti, perché il frigo non va sovraccaricato. È buona norma, anche, riporre gli alimenti acquistati di recente sotto o dietro quelli già presenti e applicare la regola “chi prima entra, prima esce”.
Inoltre è fondamentale:
  • refrigerare subito gli alimenti freschi e riporre rapidamente nel freezer i prodotti congelati appena acquistati, per rispettare la catena del freddo;
  • non lavare frutta e verdura prima di metterla in frigo, perché l’aumento di umidità favorisce la crescita di muffe e batteri;
  • togliere gli imballi doppi e tripli, che contengono colonie di batteri, coprire le confezioni aperte e controllare le scadenze dei cibi.

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