Le sette regole per avere successo
Le sette regole per avere successo
(titolo originale “The 7
Habits of Highly Effective People” ) di Stephen Covey va considerato come uno
dei testi più innovativi nel panorama della letteratura manageriale. Il volume
la cui prima edizione è stata pubblicata nel 1989 (arrivato oggi nella versione
Italiana alla seconda edizione – Franco Angeli editore) è diventato nel corso
degli anni un vero e proprio caso editoriale. Il testo è uno di quei libri
che non dovrebbero mai mancare nella libreria di professionisti formatori
manager coach.
Il titolo non rende giustizia a questo volume che per
qualità dei contenuti va considerato come un vero e proprio corso di sviluppo
personale e molto più di un manuale. Leggendo il titolo, infatti, ci si aspetta
di trovare un classico manualetto del successo in poche e semplici mosse, un
manuale per giovani rampanti alla ricerca del conto in banca a sei “0”.
Ma il lettore già dalle prime pagine, scoprirà con sorpresa,
e piacevole stupore, che nel volume c’è molto, molto di più.
Si tratta, infatti, non di un manuale, ma di un percorso, di
un approccio integrato il cui proposito essenziale è imparare a gestire la
propria vita in modo veramente efficace allineando l’agire quotidiano ai propri
valori più profondi. In altre parole come ottenere risultati, in
linea con i propri obiettivi.
“Le sette regole per avere successo” è un testo rilevante
sia come libro di self-help sia come pubblicazione sul successo. Basato sulla
pluriennale esperienza dell’autore nella formazione manageriale, è una
straordinaria sintesi di alcune importanti idee sulle teorie del successo,
basato su uno schema metodologico che le mette in armonia e ne facilita
l’apprendimento.
“Le sette regole per avere successo” (o abitudini
di successo, secondo una traduzione più appropriata) per Covey sono queste:
Essere proattivi. Il termine è utilizzato nel testo come
contrario a “Reattivo”. Secondo Covey le strategie Reattive (cioè quelle di
puro adattamento , reazione, ai mutamenti dell’ambiente circostante) non
portano lontano. La pro-attività è la capacità di controllare il proprio
ambiente, piuttosto che l’opposto, come spesso accade. I manager devono
controllare il loro ambiente, usando l’autodeterminazione e la capacità di far
fronte alle varie circostanze. Cambiando il paradigma bisogna imparare a creare
circostanze e fatti favorevoli.
Pensare partendo dalla fine. I manager e individui che
intendono operare con il massimo dell’efficienza, per ottenere successo nelle
iniziative di ogni giorno devono sviluppare l’abilità di concentrare
l’attenzione sul risultato desiderato e concentrarsi sulle attività che
contribuiscono a raggiungere quello scopo.
Individuare e dare precedenza alle priorità. Un manager deve
gestire la sua propria persona. Personalmente. Ed i manager dovrebbero
implementare delle attività che mirano a raggiungere la seconda abitudine.
Covey dice che la regola due è la creazione mentale; la regola tre è la
creazione fisica.
Pensare win-win (vincere-vincere). Questa, per Covey è la
funzione più importante della leadership interpersonale, perché la maggior
parte dei successi sono basati su sforzi comuni. Di conseguenza lo scopo deve
essere individuare sempre soluzioni win-win per tutti, superando il classico
atteggiamento competitivo che si fonda sulla concezione delle scarsità delle
risorse e delle opportunità. Per Covey il successo non è uno scontro in una
arena finalizzato alla spartizione di poche risorse ma, un modo nuovo per
creare dal nulla opportunità e benessere per tanti.
Cercare di capire, prima di farsi capire. Le persone
efficienti pantono sempre dalle esigenze di chi hanno di fronte. Sviluppando e
mantenendo rapporti positivi attraverso la buona comunicazione, il manager è
compreso dagli altri e può capirli.
Imparare a lavorare in sinergia. Questa è l’abitudine della
cooperazione creativa: il principio secondo il quale la collaborazione verso il
raggiungimento di uno scopo permette di realizzare spesso di più di quanto
potrebbe essere realizzato dagli individui che lavorano indipendentemente.
Cooperazione è una chiave importante.
Affilare la propria lama. Per Covey, dovremmo, sempre,
apprendere dalle nostre esperienze precedenti. E dovremmo incoraggiare gli
altri a fare lo stesso. L’autore vede lo sviluppo e l’auto-miglioramento
continuo come una delle funzioni più importanti per potere far fronte alle
sfide e per aspirare a livelli elevati di abilità.
Per l’autore la persona di successo, prima di tutto, deve
avere carattere. Una persona di carattere rimane fedele ai propri valori,
animata dal desiderio di saper ascoltare con maggiore attenzione, amare in modo
incondizionato e cercare di comprendere gli altri.
Le Considerazioni di Covey ruotano attorno ad un’idea molto
semplice: “Bisogna prima di tutto crescere come individui”. Prima di poter
iniziare a fare, dobbiamo apprezzare e perfezionare la persona che siamo: una
persona di successo corrisponde a un individuo che si assume degli impegni e li
mantiene, onorando le promesse fatte; ammette i propri errori subito e
apertamente; valuta il divario fra stimolo e risposta; gli capita di rado di
“dover” fare qualcosa, e quando lo fa è per scelta, capisce che il tempo è
prezioso e che “successo” significa semplicemente essere noi stessi ma in modo
organizzato; inoltre è disposto a fare cose che gli altri non vogliono
assumersi il compito di fare, pur di raggiungere un obiettivo superiore.
La gestione del tempo, la comunicazione, la strategia, la
gestione delle informazioni, sono tutte cose importanti ma che vengono in
secondo piano. Il lavoro più impegnativo sta nel migliorarsi, nel curare la
persona che si è, e non nello svolgere attività! Covey spiega che spesso la
crescita personale deriva non tanto dal fare qualcosa di nuovo, quanto dalla
capacità di vedere una stessa cosa sotto una luce nuova. Abbiamo tutti delle
mappe mentali del nostro mondo che, a torto, scambiamo per il territorio che ci
circonda realmente. Se restiamo ancorati alle nostre vecchie mappe non
riusciamo a vedere la vera configurazione del terreno e ci perdiamo.
Dobbiamo mutare i nostri paragdigmi, il nostro modo basilare
di vedere il mondo. I paradigmi scientifici, come la convinzione tolemaica che
l’universo girasse intorno alla terra, vengono sostituiti da paradigmi nuovi
basati sulla prova in contraddittorio, in tal modo il territorio su cui ci
muoviamo cambia continuamente. A questo proposito Covey cita Einstein: ”I
problemi rilevanti che ci si presentano non possono essere risolti allo stesso
livello di pensiero in cui ci trovavamo quando li abbiamo creati”.
Se i cambiamenti più piccoli nella nostra vita possono
essere effettuati mediante delle modifiche del nostro atteggiamento e del
nostro comportamento, le questioni più rilevanti possono essere affrontate
esclusivamente attraverso una modifica del proprio io.
Per questo motivo, l’unità basilare di cambiamento di Covey
è l’abitudine, poiché quello che facciamo o a cui pensiamo in continuazione fa
di noi la persona che siamo e diventa la lente attraverso cui vediamo le
cose. Diversamente dall’atto eroico o dalla grande prestazione frutto
dello sforzo estemporaneo, l’abitudine è un comportamento ripetuto nel tempo
volontariamente, finalizzato all’ottenimento di un risultato durevole e
ripetibile. Un’abitudine scelta consapevolmente, ci permette di ottenere
risultati stabili e duraturi nel tempo.
A differenza di gran parte delle pubblicazioni nel campo del
successo, The 7 Habits of Highly Effective People (Le 7 regole per avere
successo) Si discosta notevolmente da tutta la letteratura motivazionale
ed è più un libro di idee. Esso ha preannunciato una nuova era per il
genere, basandosi sulla costruzione di un nucleo di principi personali, laddove
in precedenza l’enfasi era stata posta sulla manipolazione del comportamento.
Questo testo ha precorso molti elementi che costituiscono la
disciplina del coaching personale, ivi compresa la ricerca di situazioni da cui
“escono tutti vincenti”. Paradossalmente, nonostante “Le sette regole per avere
successo“sia uno dei libri sul successo più impegnativi da adottare e da
mettere in pratica in un percorso di sviluppo personale, è il bestseller
attuale su questo genere; persino in Cina, nonostante il recente approdo al
capitalismo, questo testo è tra i più venduti.
Comments
Post a Comment