CUOCHI IN DIFESA DELLE AUTOCERTIFICAZIONI : UNA GARANZIA PER I CONSUMATORI
Cuochi in difesa delle certificazioni
Una garanzia per il consumatore
Imitazioni e strategie commerciali mettono a rischio il sistema delle certificazioni europee per i prodotti alimentari. Diventa fondamentale difenderlo per evitare che a pagarne le conseguenze sia la qualità dei piatti
Alla luce delle ultime vicende, dai casi di imitazione made in China alla strategia commerciale di Trump, è ancora più importante per l'Europa, e sopratutto per l'Italia, difendere la qualità dei propri prodotti certificati. Le certificazioni garantiscono origine e qualità non solo a noi cuochi, ma soprattutto al consumatore finale. Bisogna battersi per proteggere questo sistema, salvaguardare il valore dei prodotti e allo stesso tempo aumentarne il numero, perché sono ancora molte le eccellenze che meritano di essere tutelate contro imitazioni di qualità inferiore.
Operando non solo in Italia ma anche all'estero, mi confronto spesso con queste situazioni, e trovo impensabile lavorare al meglio garantendo la miglior riuscita di un piatto senza però utilizzare prodotti la cui qualità sia certificata. Mi capita di frequente, sia in Cina, dove sono stato di recente, che a Taiwan, dove ho aperto quest'anno Il Mercato, di girare per supermercati e trovare imitazioni dei grandi prodotti italiani: è una tendenza purtroppo in crescita, che dev'essere fermata in nome della nostra economia e dell'autenticità dei nostri prodotti.
Perché, utilizzare in cucina un parmesan qualsiasi, simbolo di quella tendenza chiamata "italian sounding" sempre più dilagante in America e nel mondo, piuttosto che un Parmigiano Reggiano o un Grana Padano, fa un'enorme differenza. Questo vale anche per le farine, il riso, l'olio extravergine, l'aceto etc. Come Euro-Toques, non solo fa parte della nostra mission valorizzare l'impegno e la passione dei piccoli produttori che prima di tutto scelgono la qualità, ma come cuochi ci teniamo a dare al cliente, ovunque egli si trovi, i piatti migliori, realizzabili solo partendo dalla miglior materia prima. A questo servono le certificazioni, a dare garanzia, e difenderle è una battaglia che noi cuochi non possiamo permetterci di perdere.
Operando non solo in Italia ma anche all'estero, mi confronto spesso con queste situazioni, e trovo impensabile lavorare al meglio garantendo la miglior riuscita di un piatto senza però utilizzare prodotti la cui qualità sia certificata. Mi capita di frequente, sia in Cina, dove sono stato di recente, che a Taiwan, dove ho aperto quest'anno Il Mercato, di girare per supermercati e trovare imitazioni dei grandi prodotti italiani: è una tendenza purtroppo in crescita, che dev'essere fermata in nome della nostra economia e dell'autenticità dei nostri prodotti.
Perché, utilizzare in cucina un parmesan qualsiasi, simbolo di quella tendenza chiamata "italian sounding" sempre più dilagante in America e nel mondo, piuttosto che un Parmigiano Reggiano o un Grana Padano, fa un'enorme differenza. Questo vale anche per le farine, il riso, l'olio extravergine, l'aceto etc. Come Euro-Toques, non solo fa parte della nostra mission valorizzare l'impegno e la passione dei piccoli produttori che prima di tutto scelgono la qualità, ma come cuochi ci teniamo a dare al cliente, ovunque egli si trovi, i piatti migliori, realizzabili solo partendo dalla miglior materia prima. A questo servono le certificazioni, a dare garanzia, e difenderle è una battaglia che noi cuochi non possiamo permetterci di perdere.
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