Non c'è personale competente Il problema dell'ospitalità
Non c'è personale competente Il problema dell'ospitalità
Nonostante le scuole alberghiere siano molte e con tanti iscritti, è sempre più difficile trovare personale qualificato, soprattutto in sala. Questo perché è un lavoro che richiede molti sacrifici.
Tutti i giorni, se apriamo un giornale nella spazio dedicato alle offerte di lavoro, si vedono annunci di hotel e ristoranti che cercano figure professionali tra maitre, camerieri, chef, barman, segretari e altro.La domanda allora mi viene spontanea: ma con tutte le scuole di formazione alberghiera statali, private o regionali come mai non si riesce a trovare personale? E pensare che girando in lungo e largo l’Italia troviamo centinaia di indirizzi formativi, con numeri esorbitanti che toccano i 1.500-1.600 allievi... Che fine fanno tutti?
Da una recente indagine pare che dopo il secondo anno trascorso dal momento in cui questi ragazzi, “futuri professionisti”, si diplomano, circa l'80% abbandonino la professione.
A questo punto la domanda è un'altra: perché? Forse la loro scelta dipende dalle poche ore di pratica o dalla mancanza di un apprendistato. È vero che lavorare in hotel può essere logorante e stressante, sia fisicamente che mentalmente (si è sempre a contatto con svariate persone, ognuna con problemi diversi), le ore di lavoro sono molte, non esistono domeniche o festività, spesso si è molto lontani dalle proprie famiglie e dalle proprie città. Tuttavia, come accade per ogni medaglia, se proviamo a vederne "l'altra faccia", scopriamo una fantastica realtà che permette di conoscere e girare il mondo, imparare lingue, entrare in contatto con culture e gente differenti.
In Italia ormai le grandi industrie chiudono, tanti comuni si stanno sfollando, non ci resta che il Turismo: abbiamo mare, montagne, laghi, città, cultura, gastronomia, vini che il mondo ci invidia. Questa è la grande carta che ci dobbiamo giocare, sicuramente non per noi che il nostro tempo lo abbiamo passato, ma per i giovani che saranno il futuro dell’Italia.
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