SALUTE E NUTRIZIONE ONU: dieta senza carne porta malnutrizione
Il continuo e crescente coro di critiche contro l’agricoltura e l’allevamento in Occidente è una minaccia per la salute dei più poveri del mondo, è ciò che emerge dal recente Nutrition Report dell’ONU.
Non c’è più spazio a dubbi o menzogne: una dieta senza carne porta malnutrizione. È questa la notizia riportata in questi giorni da The Guardian , facendo riferimento all’aumento della povertà nei Paesi in via di sviluppo in seguito alla pandemia e a causa dei continui attacchi all’allevamento del bestiame nel mondo occidentale. Che, nonostante alcuni sembrino convinti del contrario, rischiano solo di peggiorare la situazione.
Nel 2020, il numero di persone in condizioni di estrema povertà è aumentato di 97 milioni e il numero di persone malnutrite tra i 118 e i 161 milioni, denuncia il Guardian. Dati recenti della Banca mondiale e dell’ONU mostrano come la povertà sia fortemente concentrata nelle comunità rurali in Africa, Asia e America Latina, dove la pandemia ha cancellato anni di progressi.
Il bestiame è essenziale per mezzo miliardo di famiglie povere nei paesi in via di sviluppo per prevenire la povertà e la malnutrizione: bovini, maiali, capre, pecore, polli e cammelli, vengono considerati da molte famiglie come i loro beni più importanti, fonte di sostentamento economico e per la loro alimentazione, garantendo che i loro bambini non crescano malnutriti.
Il bestiame è essenziale per mezzo miliardo di famiglie povere nei Paesi in via di sviluppo, per prevenire povertà e la malnutrizione.L’importanza della carne e dei prodotti animali per prevenire la malnutrizione è ormai ampiamente dimostrata e divulgata da tutti i medici e nutrizionisti, ma il consumo apparente medio di carne in Africa si aggira solamente sui 10 kg all’anno e per molti è ancora più bassa, contro la media europea che ne consuma 69 kg. Nel 2020, 149 milioni di bambini sotto i cinque anni sono stati colpiti dalla malnutrizione ed è drammatico sapere che molti di questi casi avrebbero potuto essere evitati semplicemente con un maggiore accesso alla carne e agli alimenti di origine animale.
Che il continuo e crescente coro di critiche contro l’agricoltura e l’allevamento in Occidente sia una minaccia per la salute dei più poveri del mondo emerge anche dal recente UN Nutrition report, documento dell’ONU del 2021 sulla nutrizione dei cibi animali e diete salutari sostenibili, che vede come coautrice Lora Iannotti, specialista di nutrizione infantile e materna. Questo report mostra che per una parte significativa delle persone malnutrite, la carne, il latte e le uova sono una fonte di nutrienti essenziali che i cibi vegetali non sono in grado di offrire, nè ora, ne mai.
Secondo l'#ONU, le critiche ad #agricoltura e #allevamenti in #occidente sono una minaccia per i Paesi in via di #sviluppo.La ricerca della dottoressa Iannotti mostra che porzioni modeste di carne e prodotti animali ad alta densità di nutrienti, sono particolarmente efficaci tra i bambini piccoli nel prevenire o affrontare la malnutrizione cronica. L’alta concentrazione di nutrienti essenziali della carne e degli alimenti animali è praticamente impossibile da replicare negli alimenti a base vegetale, per questo sono necessari e molto preziosi durante fasi critiche della vita, come l’adolescenza, la gravidanza e l’allattamento.
In alcune fattorie in Uganda stanno già mettendo in pratica le basi dell'allevamento sostenibile, utilizzando lo sterco dei maiali come fertilizzante per nutrire i vermi, che a loro volta vanno a costituire nutrimento per i polli, mentre il letame dei bovini viene impiegato per produrre biogas, combustibile rinnovabile che usano per cuocere il cibo e fornire elettricità alle fattorie. Questo è solo un esempio di approccio sostenibile dell’allevamento che fa bene alla popolazione e al pianeta, e le soluzioni creative e innovative sono davvero infinite. Servono però investimenti e politiche governative mirate che possano incoraggiare un’adozione più ampia di allevamento di questo tipo e non assurdi divieti o pesanti attacchi anti-carne che rischiano di lasciare sempre più indietro milioni di persone.
L'importanza della #carne per prevenire la #malunutrizione è scientificamente provata. In #Africa il consumo medio annuale di carne è di 10kg a persona.Questo autunno ci saranno due eventi chiave che potrebbero dare una svolta in questo senso e generare sostegno per sistemi alimentari più sostenibili: il vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite di questo mese, ed il vertice ONU sul clima (Cop26) a novembre, dove i leader mondiali saranno sollecitati a fare grandi investimenti che aiuteranno le comunità agricole rurali ad adattarsi di fronte alla crisi climatica.
Speriamo che questa opportunità non venga sprecata e che finalmente venga capito che l’allevamento sostenibile è un’arma potente per aiutare una parte significativa delle comunità più vulnerabili del mondo e migliorare la salute e la vita delle persone. Il bestiame non è il problema, ma parte della soluzione alla crisi climatica, al progresso e al benessere di popolazioni che, altrimenti, diventerebbero sempre più povere e affamate.
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